Tra Segno e Suono
Arte e Cultura rappresentano un importante valore aggiunto alla filosofia di un’impresa, spesso ripiegata troppo su valori materiali e su asettiche dinamiche di budget. Oggi sono convinto che il mondo abbia bisogno di sempre nuove possibilità per lo sguardo e per i sensi. Le belle cose arricchiscono la vita, aprono la mente, predispongono alla creatività e migliorano l’ambiente, anche quello di lavoro, rendendolo piacevole, confortevole, produttivo e culturalmente stimolante. Per questo ho voluto permeare di arte il presente della mia impresa, arricchendo di identità visive un luogo che per antonomasia è tutt’altro che visuale: la radio, appunto. Venti meravigliose opere d’arte oscillano felicemente tra gli spazi operativi della nostra sede romana, governando la nostra quotidianità in un’apparente costante contraddizione, come astratti elementi di sintesi di una dialettica basata su una ricercata ma improbabile sintonia, quella tra la musica, concetto dominante nel nostro format radiofonico, e l’arte. Ho voluto fortemente valorizzare la nostra identità d’impresa con l’arte dopo aver conosciuto Marcello Reboani, la persona che ha reso possibile la fusione “tra segno e suono”, due poli apparentemente contrastanti e inconciliabili ma, ho scoperto, con una profonda matrice comune. I quadri scultura che costellano i nostri ambienti di lavoro e allietano il privato di molti artisti che sono stati nostri ospiti, realizzati utilizzando materiali riciclati ed ecosostenibili e creati partendo dalla consapevolezza della materia, forgiata e svincolata dalla sua natura primaria, sono permeati di suono e di un ulteriore e preziosissimo “ingrediente”: il rispetto per l’ambiente. La ricerca del maestro, di voler usare la pittura e la scultura come esasperazione dei loro stessi limiti in un agone poetico dibattuto tra forme d’arte discordi ma allo stesso tempo sostanziali, ha al suo centro un importante valore aggiunto: la sostenibilità; proprio ciò che ha caratterizzato l’evoluzione della nostra impresa negli ultimi anni.
La svolta ambientalista della radio, fortuitamente coincidente con l’assunzione dell’impegno sociale del Maestro, ha favorito inevitabilmente questo connubio ed ha consentito l’istaurarsi di una collaborazione, anzi di un’intesa, che è divenuta oggi esclusiva, incomparabile. Da un lato l’artista, l’esteta alternativo, eclettico, creativo, anticonvenzionale, profondamente umano; con uno sguardo capace di scrutare la terra e l’uomo, e farne un unicum. Dall’altro l’impresa, evoluta, tecnologica, reattiva ai cambiamenti, antropica e con forti ideali condivisi: il pubblico, i giovani, l’ecologia. E il comune desiderio di giungere al cuore della gente. Obiettivi e intenti talmente in sintonia da generare una corrispondenza tanto efficace da consentirci, mentre in modi diversi la musica e l’arte rendono sicuramente migliore la vita delle persone, di dare il nostro contributo alla realizzazione di un grande sogno: salvare il pianeta.